domenica 24 febbraio 2013

Pensieri del cazzo.



Vivo di buio ed istinto, non ho il dono della ragione e nemmeno della pietà. Chi sceglie per me è il tizio che sta ai piani alti, o meglio, lui è convinto di decidere, ma molto più spesso la mia influenza su di lui è maggiore, e decisamente più devastante. Eppure non ne ho mai abbastanza perché la mia natura è a senso unico: dare, donarmi, offrirmi a causa della ragione stessa della mia esistenza: vivere in un’altalena fra vita e morte. Ciò che voglio, è morire nel ventre di una donna, per rinascere poi fra le sue labbra.

giovedì 14 febbraio 2013

Irie-man (Pronuncia: Airimen)


Chi è "l'irieman" vi chiederete. Su google c'è questa traduzione che potrebbe risolvere parecchi dubbi.
Irie: piacevole, giusto, cool ...
Quando io dico che un tizio è "irie" intendo un tizio ancor più fico dell'americano "cool": tutti son capaci di essere "cool", basta fare un po' di sesso e sbronzarsi quanto serve per aver quella vena di "maledetto".
Il tipo "irie" invece è quello sciolto, si, sciolto è la parola esatta: è sempre a suo agio in ogni situazione e parla lentamente con quello strano accento che non avevi mai sentito prima. Il soggetto irie attira sempre l'interesse degli altri, non l'attenzione, l'interesse. L'irieman lo noti subito sul marciapiede o al centro di una pista affollata perchè la gente gli lascia spazio, perchè come si muove l'irieman non si muove nessuno, lui accarezza le note con i piedi mentre leggero scala il pentagramma di sensazioni che porta dritto dritto al cuore delle donne: mai appariscente, nemmeno pacchiano e lo stile con cui vestirà lui non l'avrete mai visto prima.
(Breve digressione: la moda non è dettata dagli stilisti, perchè sono gli stilisti che vengono ispirati dagli irieman). Non è affatto difficile notarli, potete starne certi. Brillano di luce propria, attorno a loro hanno un'aura di luce seconda soltanto allo spazio vitale che la folla riserva loro (il motivo non l'ho mai capito chiaramente, ma penso sia perchè da vicino non si può osservare bene una persona, quindi per questo hanno sempre spazio attorno a loro). Questi tizi emanano serenità, cedono il posto sull'autobus, dispensano sorrisi e buoni consigli, non si arrabbiano quasi mai e quando succede sprizzano stile con parole raffinate e ragionamenti semplici per portare l'altra persona a miglior consiglio, perchè diciamocelo: in fondo in fondo, gli irieman, hanno sempre ragione.

Mercoledì 13/02/2013 (the day after)



Dopo il festone di stanotte ho dormito soltanto due ore e mezza, sul divano, ancora vestito da carnevale e con le luci accese. Alle sette è iniziato il mio calvario: doccia, red bull e via al lavoro (fortuna che gli sbirri non fanno mai controlli la mattina). Fra devastanti vertigini e conati di vomito riesco a sopravvivere per 8 ore, quindi me ne torno al mio paesino, in piazza, in farmacia perché devo prendermi qualcosa per ‘sto mal di testa che non mi dà tregua. Sceso dall’auto mi ritrovo in una sorta di dimensione parallela: una geriatrica bolgia infernale, vecchie dappertutto, sono ovunque, soprattutto in farmacia. Cammino barcollando fra di loro mentre le loro fogne sdentate continuano a vomitare suoni maligni ed acuti, litigano, sparlano, spingono e tentano di passarmi davanti senza nasconderlo troppo. Non ne stavo capendo un cazzo finchè ho realizzato: è il mercoledì delle ceneri e queste maledette sono appena uscite dalla chiesa col loro carico di spirito santo. L’orrore supera il dolore, non potevo resistere un minuto di più, così son scappato a casa con tutte le gambe che c’avevo attaccate al culo: magari un richiamino di rum avrebbe funzionato meglio del Voltaren.

lunedì 11 febbraio 2013

Dieci ragazze non proprio per me. - Tema: 10

Ho un sacco di ragazze attorno a me, ma chissà perché, nemmeno una riesce a “prendermi”. Una è troppo stupida per vivere, l’altra è troppo brutta per non vergognarsi, quella ricca è un’antipatica mentre la pazza è troppo pazza anche per me. La dottoressa “Sottuttoio” è presa unicamente da sé stessa e dal lavoro, la supergnocca invece non è in grado di scrivere una frase senza fare almeno tre orrori grammaticali. La mora non sopporta gli ubriaconi quindi son spacciato, invece la Jessica è talmente troia che se la scopi, il giorno dopo ti cade l’uccello nella tazza mentre fai pipì. La piccoletta c’ha il moroso (anche se ha due occhi... che le mangerei le tette), infine la biondina è così adorabile che sarebbe un peccato non averla più come amica. La mia invidia per i gay aumenta proporzionalmente al numero di ragazze che conosco.

Todog rof Gnitiaw - Tema: L'attesa



Quand’era bimbo giocava svogliatamente aspettando con ardore di diventare grande per poter possedere una bicicletta vera, dopo la bicicletta si smarrì nell’attesa del motorino, poi dell’auto, poi la laurea. La mattina aspettava che arrivasse sera, la sera attendeva la notte, dal lunedì bramava la domenica, viveva in perenne attesa di un lavoro migliore, poi della donna giusta, le vacanze, l’eredità, la fine del mutuo e la pensione... Poi arrivò il fatidico incidente, e nell'estremo momento del trapasso, anzichè trascorrergli davanti in un secondo, la sua vita gli si presentò sottoforma di un noioso film in bianco e nero, sbiadito dall'inedia, e coi sottotitoli in cecoslovacco. Così si mise comodo ad attendere la morte.

martedì 5 febbraio 2013

Ambizioso – Tema: Come stai?

Un “ambizioso” è colui che ambisce, desidera qualcosa e si prodiga per ottenerlo. Nel parlare comune questo termine ultimamente ha assunto un significato prettamente materiale e viene associato all’opportunismo lavorativo, ma non dovrebbe essere così. Sono anni che mi sento definire pigro, pavido o indifferente perché non vendo l’anima al Dio denaro, ma voglio affermare che sono ambizioso anch’io: io ambisco a stare bene, ambisco a circondarmi di brave persone, ambisco al libero arbitrio. Penso che una persona per potersi realizzare debba avere fondalmentalmente due caratteristiche: una “serenità” tale da accorgersi delle opportunità che la vita gli offre, ed il “coraggio” di cambiare strada per vivere appieno queste opportunità che prima o poi capitano a chiunque. La fortuna non esiste, è solo questione di caso.

Tauro Mino - Tema: Minotauro

Lo chiamavano Minotauro non certo per la sua dotazione sessuale, nemmeno per la sua stazza, e manco a dirlo neanche per ipotetiche corna o per il fatto che fosse o meno un vegano. No, lo chiamavano Minotauro perché era perennemente intrappolato in un diabolico labirinto costruito finemente dagli eventi della vita: famiglia bisognosa, mutuo a strozzo, lavoro in bilico, auto e rate, suoceri implacabili, raccomandate, tasse, imposte, ferie obbligatorie e debiti. Mai un po’ di pietà per lui, solo miseria e sventura, mai nulla che gli andasse bene. Si aspettava addirittura che da un giorno all'altro gli sarebbe caduto anche il pisello e che una volta a terra quello gli fosse rimbalzato su per il culo. No, non c’è lieto fine. Non c’è mai un cazzo di lieto fine per chi è braccato e sta con l’acqua alla gola, non c’è speranza per i minotauri, non c’è scampo per loro.

En Plain (15+800 in 10) - Tema: Tutti e 16+800

Come stai figliolo? E’ andato bene il viaggio interstellare? Stasera, ti racconterò la storia del Libro Proibito. Una leggenda vuole che poco più di 1000 anni fà furono rinchiusi nel castello di un'antica città chiamata Milano gli scrittori più dannati di quel tempo, li convinsero con inganni e bugie a radunarsi per un ultimo walzer letterario, e lo fecero col preciso intento di dar loro la morte. Si narra che fra loro ci fossero minotauri, streghe, amanti e lupi, una masnada di sognatori rivoluzionari pericolosi per il sistema, soggetti perversi che scrivevano di peccato, corde, volgarità e sodomia, depravati eversori che trattavano ignobili temi come “era solo sesso” o “era solo amore”. Sembra che un traditore della Santa Censura abbia trafugato la loro ultima diabolica raccolta: Ottocento, come le anime dannate che l’hanno creata e poi sigillata con due gocce di sangue, donate loro direttamente da Lucifero in persona.

mercoledì 23 gennaio 2013

L'inizio della fine dell'Ansia.


Sai che vuol dire essere un ansioso e iperteso del cazzo? Ecco, se lo capisci, quello ero io e di seguito racconterò la storiella di quando ho iniziato a guarire.

Ambiente: Festa di Radio Sherwood allo stadio di Padova.
Artista: Manuchao
Meteo: buono, pare.
Gente: troppa, porca troia!
Situazione: infastidito-ansioso-impaurito andante.
Pensiero: troppa gente, porca troia!
Sensazioni: vedi "Situazione" e "Pensiero".

Sono in mezzo alla folla cercando di ubriacarmi il prima possibile ingollando boccali interi di birra e lattine vigliaccamente scroccate agli amici di Enrichetto, la gente è troppa, mi pestano i piedi, mi spingono, mi toccano, mi rovesciano birra addosso. Cerco di divertirmi ma sono teso ed infastidito, forse devo fumare ancora qualcosa. Poi ad un tratto Manuchao attacca con "La Primavera": ...che ora son in inglatera, che ora son in wa-shin-tòn...
Quel pezzo lì attacca con un un reggae tranquillo, orecchiabile, amabile, ti scalda come faresti tu con una puttanella: un po' alla volta. Quando il ritmo della canzone ha iniziato ad aumentare ho avuto il "momento dell'atleta", sentivo che in quel momento toccava a me, sentivo che avevo bisogno di farlo. Mi son buttato in mezzo ad un paio di dozzine di ubriaconi/zingari che pogavano ed in due-dico-due-minuti son diventato il "dio del pogo" (chi ha mai pogato sa di che parlo). Rimbalzavo fra i pogatori senza mai perdere l'equilibrio, erano tutti pogatori uomini, maschi, sconvolti, non c'era spazio per cortesie o carinerie: solo pogo selvaggio!
La canzone ad un certo punto attacca con "bòmbààabombalabòmbàlàbombalà!!!".
A quel punto è successo. Son diventato parte dell'umanità e ho sentito che un diecimila persone stavano pogando con me: tutti col "momento dell'atleta". Una cosa fantastica, roba che solo i concerti riescono a darti... Saranno le anime che entrano in risonanza seguendo il ritmo febbricitante di determinate canzoni, ma porca troia, succede e quello che stavo passando al tempo era un momento del cazzo: appena separato, convinto d'esser impazzito, spaventato da me stesso... Ma quell'istante lo ricorderò per sempre: il sorriso di tutti, i cori impazziti, il sorriso di Enrichetto che mi guardava (a proposito Enrico, grazie ancora), la gente che sbatteva i piedi sulla nuda terra, le vibrazioni vitali che essa ci rispediva indietro, gli spruzzi di birra in faccia a mò di gavettone, io che non mi incazzavo ed anzi ne ero felice (e tentavo di leccarmene il più possibile dalla faccia), la positiva follia generale. Mi son sentito libero da tutto, forse per appena mezza canzone ma sono convinto di aver iniziato a stare meglio proprio in quel preciso istante, in quella precisa battuta ("Che ora son! son!).
PS: Tornando a casa si è deciso che io dovevo guidare la vespa di Enrichetto (un pezzo dei primi anni settanta), ed anche se ero sbronzo/fumato come una merda, ed anche se non avevo mai guidato una vespa in vita mia, ed anche se ho dovuto portare dietro una tizia che non conoscevo, ed anche se diluviava, ed anche se avevo il mio casco che non ha la visiera, ed anche se non avevo neanche gli occhiali, ed anche se in quella sella regnava l'inquietudine, ed anche se la vespa frenava solo col freno posteriore sono riuscito a portare a termine la mia missione ed arrivare sani e salvi a casa.
Un mito.
Una roccia.
Una leggenda.
Un...Un... Un...
Forse la gente non era poi troppa.

Perfect-Micro® : Istruzioni per l’uso. - Tema: 2 gocce di sangue.


Grazie per aver acquistato il nostro pacchetto Perfect-Micro®, l’unico sistema al mondo che Vi permetterà di scrivere il “Micro Perfetto”. Istruzioni. 1-Aprire con cautela la busta gialla di Polvere-di-Unicorno e versare il contenuto in una casseruola. 2-Aggiungere poco a poco le Lacrime-di-Sirena della boccetta blu. 3-Amalgamare il tutto mescolando con la Radice-di-Mandragora (scatola verde) e lasciar riposare l’impasto per due/trecento anni. 4-Ad impasto ultimato aggiungere n°2 gocce di sangue: la 1a goccia (l’origine) dovrà provenire direttamente dal Vostro cuore spezzato, la 2a goccia (lo scopo) dovrà esserVi spontaneamente donata dalla persona che più Vi odia al mondo. 5-Consumare con moderazione e per non più di 10 righe.
Tenere fuori dalla portata dei bambini. Conservare in un luogo fresco e asciutto.

Il messaggio oscuro: niente panico!

Se una persona malauguratamente vi scrive un messaggio, niente panico! 
Se un tizio vi spedisce un messaggio non vuol necessariamente dire che questa persona intende ammazzarvi o stuprarvi brutalmente sulla piattaforma digitale, forse questa persona voleva solamente fare due chiacchiere, socializzare, o magari sondare le vostre capacità cerebrali speranzoso di trovare qualcuno che non si limita a TAG idioti o patetici "flirteggiamenti". Si, succede proprio questo. Sono intimamente convinto che esiste qualcuno che mette l'anima prima della moda, prima delle consuetudini e delle moderne strategie d'acchiappo. Esistono persone umili  interessate a conoscere, imparare, confrontarsi, persone che mettono la comunicazione al di sopra di qualsiasi cosa.
Quindi, la prossima volta che troverai un messaggio chiaramente educato e disinteressato, prova a rispondere, forse il fato vorrà farvi conoscere una persona stimolante, forse potrete cambiare l'idea che avete di qualcuno, al limite potreste sviluppare un interesse verso qualcosa che non conoscete...
Concludo dicendo che se anche non vi va di farlo, rispondere ad un messaggio è come rispondere ad un saluto: è solamente questione di educazione.

martedì 22 gennaio 2013

L'illuminazione.

Amo quel momento. Uno davanti all’ altra giocando con battutine e provocazioni, sguardi carichi di pupille languidamente dilatate, linguaggi del corpo impazziti con i piedi incerti sui due piatti della bilancia: “Mi espongo o rimango al sicuro? Mi vuole o sta giocando?”
Poi succede, entrambi capiscono l’ inevitabile, l’ accettano e decidono di abbandonarsi alla passione.
Vivo per quel momento, vivo per quella voglia di mani addosso, di lingua in gola, di anime devastate dalla bramosia, è una sorta di linea spartiacque fra mente e pancia, un salto nel buio degli istinti primordiali. E quanto amo precipitare in quel piacere…

Radio-Groove – Tema: L’Amante.



 “Salve popolo della notte. Freddo là fuori? Il vento carico di sesso che arriva dalla baia ci abbraccia tutti indistintamente, difficile resistere… Qui è “Frankie Asshole DJ” che vi parla dai 96 e 69 di Radio-Groove per una nuova puntata di “Chi l’ha più visto”. Stasera c’ha telefonato Jenny Ficarotta Mchalley con un messaggio per il suo Jack, che dopo un paio di mesi di scopamicizia si è dato alla macchia: Jack, Jenny ti manda a dire che sei un bastardo e che devi smettere di sputtanarla. Si è sfogata la nostra Jenny… La monella ci ha chiesto di dirti che l’ultima volta al FuckingMoon Motel, Jenny non aveva mangiato pesante, il retrogusto che ti sentivi in bocca era lo sperma di suo marito. Queste son le storie assurde di Radio-Groove popolo della notte, ora, per voi, il peccaminosissimo Chris Isaak. Stay hungry, stay irie.”

venerdì 18 gennaio 2013

Freddo di te

Non ho fame, non voglio vedere nessuno, non ho voglia di nulla, riesco soltanto a bere come un fottuto lavandino limitato nella sua funzione unicamente dal diametro dello scarico. Il silenzio in casa mi sfonda i timpani, l'angoscia mi si struscia addosso come una vecchia puttana mentre l'ansia stringe implacabile la gola. Ascolto un po' di musica... no, questa l'ho ballata con te. Leggo qualcosa... no, questo me l'hai consigliato tu. Il divano dove scopavamo, le tende che aprivi, il bicchiere dove bevevi, la sedia dove sedevi... Dovrei spogliarmi di te, ma fa troppo freddo. Troppo.

giovedì 17 gennaio 2013

SORPRESA! (Auguri Claudia) - Tema: Nessuno



Ventisei anni fa era sabato, una giornata indimenticabile. Ero alla fermata dell’autobus che mi avrebbe portato a scuola ed è stato allora che mi hanno dato la notizia più bella della mia vita: eri nata tu. Un simpatico bozzolino rosa da cui è sbocciata la bellissima persona che sei diventata. Non ci siamo scelti, è vero, ma quest'affascinante avventura ch’è la vita c’ha voluto fratelli: stesso sangue, stesso percorso giovanile, stesso carattere, stessa anima tormentata e stessa sensibilità. Entrambi abbiamo scelto di non piegarci e di affrontare “la strada” a muso duro, è dura, tortuosa, priva di pace se non quei pochi momenti regalati. In qualunque istante, quando guarderai attorno a te in cerca di un appoggio mi troverai accanto, ci sarò perché voglio esserci e continuerò a tenerti la manina quando i passi si faranno incerti. Buon compleanno.

mercoledì 16 gennaio 2013

Ogni maledetto Martedì.


“Che cazzo succede?!” Sono seduto sul letto in stato confusionale, ancora non riesco a capire che diavolo stia succedendo: il campanello suona all’impazzata, la sveglia dice 02:36, corro alla porta col batticuore e con quell’odioso suono che mi martella i timpani. Appena abbasso la maniglia la porta si spalanca e lei irrompe in casa abbracciandomi e stampandomi un bacio in bocca. Realizzo il tutto quando riconosco il sensuale intimo occhieggiarmi attraverso il soprabito in organza aperto. Reagisco prendendola sulla ringhiera delle scale, penetrandola rabbiosamente per sfogare l’ansia e facendola mia in soffocati orgasmi.
“Scusa, me n’ero scordato. A martedì prossimo”.

lunedì 14 gennaio 2013

Il castello dell'abc - Tema: Il castello.

Succedeva ogni notte, ne ero certo anche se non avevo le prove.Nella mia immaginazione di bimbo disturbato mi pareva quasi di vedere che cosa succedeva allo spegnimento delle luci:dai miei quaderni e dal sussidiario uscivano tutte le lettere per far baldoria dopo una giornata ch'erano state ferme immobili.La mia cartella rigida diventava il loro magico castello,le "i" stavano di guardia mentre le "e" e le "a" allietavano tutto l'alfabeto con evoluzioni fra una riga e l'altra,le sagge "R" dispensavano consigli e le panciute "b" raccontavano barzellette alle irascibili "F".Giocavano assieme per ore,ognuna con le proprie caratteristiche e personalità, ma all'alba la magia finiva e tutte tornavano al loro posto.Ultime erano sempre le lentissime "z" innamorate senza speranza delle affascinanti "s".

domenica 13 gennaio 2013

PUNKABBESTIAA!


Usan ponti come tetti,
parchi per intima dimora.
Poche ore in piazza
a rimediar due soldi
per ganjia e vinaccio.
Randagi, privi di corde,
incestuosi figli di strada.
Tanti vi dan qualcosa
ai più state in culo,
che come me v'invidiano.

venerdì 11 gennaio 2013

La nuova Excalibur

Avete presente quei culi perfetti che si vedono ogni tanto in giro per le strade? Sono quel tipo di culi che fanno girare gli sguardi di uomini adoranti e di donne invidiose: le chiappe morbide, rotonde, sembra vivano di vita propria, si potrebbe pensare che siano addirittura prensili.
Ecco, ora li avete presenti. La mia collega Sofia ha un culo di quel tipo ed io prima o poi ci affonderò il cazzo così in profondità da restarci per tutta la vita, in attesa del figlio di puttana che riuscirà ad estrarlo, perchè quel tizio dovrebbe essere incoronato “Nuovo Re Artù”.

Storielle di uno sbronzo sul tema: L'attesa


Eh... Sul tema "L'attesa" non mi possono bastare 10 righe. Mi vengono in mente un macello di storielle sul tema "L'attesa", ad esempio quando ero giocatore professionista di hockey pista (si, ero un atleta, e pure cazzuto) aspettavo per un'intera partita il "momento dell'atleta". Chi ha fatto sport ad un certo livello sa di che cosa sto parlando, è quel momento in cui tutto il tuo fottuto corpo si muove autonomamente dal cervello, in quei momenti il tuo cazzo di cervello si spegne e la "pancia" inizia a comandare il corpo come cazzo gli pare. Un flash ti attraversa gli occhi e tu riesci a vedere che cosa succederà nei prossimi secondi: il movimento dell'avversario, la mossa del tuo amico-di-vita-compagno-di-squadra, la vibrazione giusta che deve dare la stecca in quel tipo di passaggio,  tu che ti liberi e vai a ricevere il suo passaggio dopo il famoso schema "a triangolo", il portiere che sbaglia ad uscire e tu che la piazzi sotto il 7 con un tiro "di prima". Che cazzo di momenti! Non ho mai bevuto o fumato niente che mi abbia dato un piacere neanche paragonabile a quello!! Cazzo.
Poi un'altra storiella sull'attesa, quella di quell'anno in cui ero ai massimi livelli della mia prestanza fisica: 185cm per 85kg, praticavo la thai box da almeno 3 anni ed avevo iniziato a fare qualche incontro amatoriale. Quella fottuta sera, era mercoledì ne son sicuro, ero andato a Padova per fare un paio di round con un tizio che era campione del triveneto, un figlio di puttana da 195cm almeno, gambe dure come due stramaledettissime travi, un allungo che ti entrava quando non lo avresti mai pensato possibile... Puzzava come una puttana cinese quello stronzo pieno di olii alla canfora com'era. Dicevo. Dovevo tenere la guardia alta per paura di farmi rompere di nuovo il naso (dovevo andare da un cliente il giorno dopo), e quella merda continuava coi suoi merdosissimi jab sinistri, finchè ad un certo punto il rott'inculo mi attacca col classico "jab sx-gancio dx-montante sx-eee.... cos'era l'altra?" BAM! Era la "ginocchiata destra" porco dioo!!! Il fottuto malnato mi entrò col ginocchio destro nel fegato! Bianco. Silenzio. Soltanto tu piegato al tappeto col bolo di saliva imprigionato in gola: quel bastardo non vuole nè salire, nè scendere e tu non riesci a respirare. Il bisogno di ossigeno è assoluto, secondo solo al dolore che dal fegato ti sale al cervello e ti scende nella gamba. Quella si che è una cazzo di attesa! Attendi di vedere se resterai in vita senza coprirti di ridicolo di fronte alla gente.
Per ultima mi viene in mente un'impressione che mi fa sempre vedere certa gente che ragiona col buco del culo. Quegli stronzi passano la loro infanzia aspettando di diventare grandi per andare in bici, arrivato quel momento vivono attendendo l'età per il motorino, poi attendendo la macchina, la laurea, il lavoro, la ragazza, la vendetta, il matrimonio, la casa, la pensione  e così via. Quei coglionazzi son capaci di attendere tutta la giornata che arrivi sera, la sera che arrivi la notte, trascinano le loro merdosissime esistenze perennemente nella terra di "attendite", sprecano le loro vite ad aspettare un "qualcosa" non rendendosi conto che quel "qualcosa" non potrà mai (e dico MAI) essere come se l'aspettavano. Mi fanno pensare a degli uccellini lagnosi che attendono la madre sempre con quei fottuti becchi spalancati in attesa di venire imboccati. Li conosco bene quelle teste di cazzo, perchè anch'io ero uno di loro.
Fortuna che nella mia vita ho incontrato delle persone che io definisco "irie-man" (andatevi a vedere su google che vuol dire "irie") che mi hanno insegnato una cosa semplice ma oscurata dalle utopie dei nostri tempi. Uno in particolare una volta mi ha detto "Ivo, il passato è passato e non puoi più farci un cazzo, il futuro non puoi prevederlo e alla fine fa sempre come cazzo gli pare a lui, l'unica vera ricchezza è il presente. vivitelo meglio che puoi in ogni istante della giornata possibile, non rimandare mai una bevuta, una festa o una scopata per nessuna ragione al mondo, vivi, respira, fai un buco a terra e scopati il mondo".
L'ho capito tardi ma ancora in tempo. Non ho avuto una vita facile, ho sofferto e tribolato, ero distrutto ma mi son ricostruito da solo, i momenti grigi ci sono ancora ma nella mia vita dominano i colori 300 giorni l'anno almeno.
Ora se non vi dispiace vado a far l'amore con la persona più importante della mia vita, me stesso, doccia e poi vado a ballare.
Stay irie, stay madly.

giovedì 10 gennaio 2013

Mandristyle

Tratto da una chat con amici, in cui si discuteva su come festeggiare il "finto addio al celibato" dell'amico Mandri, festa dove il festeggiato non intende assolutamente vestirsi in modo ridicolo per la gioia di grandi e piccini.

ma ti rendi conto mandri di quanto ti vogliamo bene? sei l'albero maestro delle nostre esistenze, la bussola dei nostri dubbi, le radici dell'albero su cui vorremmo fare il nido, il fratello che tutti vogliamo avere. mandri oh mandri... perchè sei tu mandri? avete notato quanto bene viene fuori nelle foto? ha quel cazzo di sorriso "all'americana" dico io: occhi dolci, denti impeccabili, mascella squadrata e un perfetto taglio di barba e capelli che ai più esperti non sfuggirà di notare la "studiata noncuranza del dettaglio" con cui saranno scolpiti. bello, sicuro e pronto ad ogni situazione in cui sarà fotografato, potrei giurare di averlo visto in una foto del lontano 2008 al centro di una rissa in discoteca col suo perfetto sorriso: impeccabile! la morte e l'orrore gli aleggiavano attorno, ma lui (anche se con una antipaticissima macchiolina di sangue sul colletto) guardava l'obbiettivo col suo cazzo di "sorriso americano". assurdo. vabbè, continuiamo. se vede che son fuori? aaahahahaha!!! minchia! dicevamo del mandri. io non ho mai scritto una roba così neanche ad una fica (si, son bugiardo, ne ho fatte di peggio), quindi sei pregato di non incazzarti sei ti prendiamo un po' in giro. tanto lo sai benissimo che nessuno ti userà violenza per farti fare un qualcosa che non vuoi fare (ve l'ho detto che son bugiardo!), quindi rasserenati, non ti abbassare a lanciare barbare e volgari missive come "io non verrò alla festa". no marco! questo non è il tuo stile, anzi, non è affatto stile. sappiamo per certo che puoi fare di meglio!
quindi non mi resta di affidarmi all'onnipresente e sorridente "mandristyle" (Pronuncia "Mandristailah". dicesi mandstyle l'entità che nasce dall'incontro fra il mandri e lo stile), e sperare che tu ci permetta ancora di scherzare con te.
con la presente dichiaro di essere capace di intendere e volere (neanche tanto a dire il vero) e lascio ai postumi la mia volontà di intestare tutti i diritti d'autore ed eventuali profitti di questo scritto al geom. Mandri residente in "Villa Mandry" di Sandrigo. (per capirci, è quello vestito da idiota nelle foto di FB del 25/01/2013)
grazie... grazie davvero... no dai... troppo gentili accidenti! no dai, così mi commovete! grazie. grazie ragazzi. vado a letto, ci vediamo.

Prima alba di nozze - Tema: 2 gocce di sangue

Era ormai un uomo fatto, avvezzo da un decennio ai pericoli dell'oceano, guardava innamorato quelle due gocce di sangue sul lenzuolo bianco e pensò che niente al mondo avrebbe potuto farlo sentire più Uomo.

Monte Fior - 08.Genaio.1917 - Tema: Morte

Cara Angelina, come state? Spero di trovarvi tuti bene e in salute. Qua la situassione è sempre compagna: fredo, fame e miseria. Ti scrivo parchè il Capitano à deciso che domani dobbiamo sfondare il fronte austriaco, perciò se ricevi questa letera vol dire che no torno più a casa. Domani saremo tuti in trincea, pieni de cognac e sgnapa per darci coraggio, in attesa del fischio. Quando i caporali fischiano, dovremo saltare fuori, sparare il colpo e poi andare a copare con le baionete crucchi giovani come noialtri. Ne la guera vince chi à più omini dele palotole de l'altro. Scapate in francia da la zia Natalina, fa studiare i bambini che no i facia la fine de so papà. Ve abracio tuti.
Con tanto amore, tuo marito Girolamo.

mercoledì 9 gennaio 2013

Solo per chi apprezza i Pink Floyd. - Tema: Streghe

SIb+ FA+ SOL MI+... SIb+ FA+ SOL MI+... SIb+ FA+ SOL MI+... 
Ma secondo voi questa è una creazione di natura umana? Infatti. E' evidente che non lo sia, è opera del sovrannaturale. 
Era l'inverno del 1974 quando Syd in preda ai deliri dell'eroina si recò dalla famosa Sybil Leek per avere l'idea della canzone perfetta. Prima che parlasse lei gli sorrise pietosa e gli suonò le famose 4 note col suo antico flauto d'osso. 
Si narra che illuminato da quel suono Syd gettò il viso fra le sue cosce, e che con la lingua avesse suonato mentalmente la sua chitarra sul sesso della strega. Tutto gli era chiaro, la musica gli esplodeva nella testa e le parole uscivano a ruota libera. In quel preciso istante nasceva Shine on you crazy diamond.

Buon pranzo! - Tema: Ricette erotiche

Ecco una grande idea per aumentare il gusto
questo potrebbe essere il consiglio giusto.
Eliminate vecchie ricette ed oscuri ingredienti
per mangiare il mio menù non servono i denti:
la prima portata và consumata sotto le coperte,
e come secondo, un piattino di gambe aperte.
Con l’ennesima prova che sto per diventar pazzo,
mogio mogio me ne torno al mio lavoro del cazzo.
Se non è di tuo gusto il mio consiglio affettivo,
vai a dar via le chiappe e dì che ti manda lo zio ivo.

Ode al Cazzo.

Amico fidato o infido consigliere, con pelle raggrinzita o spasmodicamente tesa.
Privo di pietà, o gonfio della stessa materia dell’amore.

Sguardi - Tema: Come stai?

mai prima d'oggi son riuscito a sostenere il tuo sguardo, e ti odiavo per questo, sai? ho sostenuto lo sguardo dei maligni, ho sostenuto lo sguardo di donne avvelenate di me, di amici devastati nell'anima, di disperati senza via d'uscita, ho sostenuto perfino lo sguardo deluso dei miei vecchi... ma il tuo mai.
è questa la cosa strana, per la prima volta nella mia vita riesco ad accettarti, non dico amarti sia chiaro, per quello ci vuole tempo.
ti odiavo perchè mi facevi vergognare, mi detestavi perchè ti deludevo, mentre oggi è scattato un qualcosa che non riesco a definire...
e tu che fai? per tutta risposta, al di là dello specchio mi sorridi sereno.

Imene cerebrale

chiedo pietà da parte di chi mal sopporta la propria vita privata in famiglia il fine settimana, ed il lunedì arriva coattamente al lavoro pieno di entusiasmo ed iniziative lavorative, come a voler recuperare due giorni "produttivi" persi.
signori: dopo un weekend di eccessi il mio cervello si atrofizza, mi cresce una sorta di imene cerebrale che necessita di delicatezza per essere deflorato settimanalmente.
siate dolci per favore.

Amor ch’a nullo amato amar perdona. Tema: Era solo sesso

Ogni Pasqua di ogni anno tornava in quella spiaggia sperando che lei facesse lo stesso: era bastata una notte di 7 anni prima, una sola notte di passione per capire che era l’amore della sua vita. La mattina seguente dopo una serie di maledetti malintesi si erano separati senza lasciarsi un contatto, da allora non si era dato pace tentando di trovarla in qualsiasi modo. Le risa di un bimbo lo riscosse dai suoi cupi pensieri, guardò quel bambino bello come il sole, di una bellezza familiare, lo vide correre incontro alla sua mamma… Cristo! Era lei! Lo shock gli rammollì le gambe impedendogli di muoversi, il bimbo avrà avuto circa 5 o 6 anni, biondo e riccio come lui, lei era più bella di quanto ricordasse, coi capelli corvini lucenti di mare… Gesùcristo! Si avvicinò tremante, lei lo vide e sbiancò all’istante: “Mamma, torniamo a casa dal papi?” “Certo amore, andiamo subito”.

Il momento Botola - Tema: Era solo sesso

bip! bip! "Ciao! A me mi piacerebbe ke stasera usciremmo assieme! ke ne dici??" oggesù... ecco un'altra "cima" che mi chiede di uscire assieme... cristodiundio... se non fosse che non scopo da una settimana non risponderei, ma si sa che il potere decisionale del cazzo è inoppugnabile. Mi presento all'appuntamento in ritardo, un po' alticcio e sconfitto. Mi concentro sulle tette per resistere all'impulso di schiaffeggiarla pubblicamente, provo a pensare a tutt'altro... ma non ce la faccio. "Hei! ma mi senti? ti è caduto qualcosa?" "No, scusami, stavo solo cercando il pulsante perchè è giunto il 'momento-botola'". Mi guarda con quei bellissimi occhi blu vuoti come il pacchetto di cicche che ho in tasca. "Vedi, sto cercando il pulsante che serve ad aprire la botola segreta che sta sotto di te, vorrei scomparissi come succede nei film, mi spiace, non ce la faccio". "Buahahaha!! che simpatico!". "Certo. Andiamo."

Mia Mamma - Tema: Era solo amore

prima e costante presenza d'amore
albero maestro dell'avventura chiamata vita
ultimo caldo pensiero nel freddo della fine.
mi solleva dal fondo con dolce fermezza
mi ama comunque e nonostante me.
insostituibile bussola della mia follia
tavolozza variopinta della mia essenza
origine meravigliosa dell'esistenza.

Incompreso - Tema: L'unico/a

Sono tutti deficienti in questo mondo di merda! Sono tutti degli stupidi idioti a non capire che sono unico, che sono il più geniale, che sono il più duro, che sono il più fico. Non ho amici perché non mi meritano, sono troppo intelligente per lavorare, perfino i miei genitori non riescono a capire il mio enorme valore… Sono circondato solo da invidia e gelosia, perché tutti sanno che sono il migliore.
Ma cos’hanno in più di me tutte quelle nullità della televisione?
La pagheranno, la pagherete tutti! Lunedì mi presenterò in quell’asilo e batterò il “record” del Connecticut, allora tutti sapranno quanto valgo, capiranno chi sono, tutti mi vedranno alla TV e parleranno di me per anni. Sarò un eroe.

Il mio vicino di casa - Tema: Bugie

Tema per casa: Il mio vicino.
Svolgimento: Il mio vicino di casa è un nonno molto anziano, è un americano che una volta abitava in america e poi si è stancato e è venuto qua. Lui è molto buono e ride sempre, mi canta un sacco di vecchie canzoni americane e balla in modo molto molto buffo. A me fa ridere ma invece le femmine lo guardano in maniera strana e si mordono le labbra quando lui gli fa l’occhiolino, e fanno a gara per salire nella sua vecchia auto rosa che è gigante. Fra qualche giorno compirà 78 anni e allora verranno a trovarlo i suoi amici americani: Merilin, Frenc, Giòn, Gimmi e tanti altri, canteremo tutto il giorno e suoneremo le chitarre. Il nonno Elvis è il mio miglior amico, è il solo che mi fa ridere, è impareggiabile a suonare la chitarra, e è l’unico a portarmi al parco la domenica e spingere la mia carrozzina sulla ghiaia. Per me, il nonno Elvis è il Re dei nonni.

A Bocca di Rosa - Tema: Era solo amore

la prima e la sola, l'unica e l'ultima, vicina e inafferrabile,
con gli occhi attenti ad ascoltare l'anima inquieta,
la sua voce morbida toglie la ruggine dal cuore,
pelle martoriata sciacqua il peccato dalla carne,
la dolce presenza rinfranca i cupi presagi,
è donna di tutti e compagna di nessuno,
attende con viso moresco o d'oriente,
c'accompagna sicura nel piacere,
e come noi hai rinfrancato,
tanti prima e troppi dopo,
senza viso ne nome.

L'eccezione - Tema: L'unico/a

è l'unico che riesce a darmi serenità, che mi mette di buon umore, un portatore sano di leggerezza, la bonaccia fancazzista utile un po' a tutti, il pusher di minchiate dietro l'angolo, un arcobaleno di puttanate, il professore di supercazzola, buono a niente e cattivo esempio per le masse, il maggiore esportatore di cazzate che abbia mai conosciuto, un porto franco ricco di botteghe stracolme di pensieri felici, mai stanco di far festa ed esausto della quotidianità, un fottutissimo spirito libero.
agli occhi dei non addetti ai lavori sarebbe sembrato un "buco del culo" qualunque, un "essere" capace soltanto di produrre letame, ma agli estimatori dell'anima non sarebbe sfuggita la luce che traspariva dalle pupille dilatate di quegli occhi curiosi e assetati di vita: in un mondo appestato di buone intenzioni è raro trovare un pioniere di libertà, di vera libertà.

Natale 2013

il mio pensiero oggi va a chi soffre il natale, a chi non si riconosce nel buon umore collettivo, chi non riesce che a pensare alle persone che vorrebbe vicine e non può averle, a chi si è perso, a chi muore lentamente dietro il sorriso: queste son parole di un grande, Albert Einstein.
"La creatività nasce dall'angoscia
come il giorno sorge dalla notte oscura.
E' dalla crisi che sorge l'inventiva,
le scoperte e le grandi strategie.
E' nella crisi che emerge il meglio di ognuno,
perchè senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze."

Buon 2013

che possiate tutti surfare sulla cresta di questo nuovo anno, con i piedi sempre in movimento, il passato ben riposto alle vostre spalle ed il futuro pronto a farsi plasmare senza troppa fretta. che il sorriso abbondi nelle vostre bocche, il cibo nelle vostre pance e la serenità nei vostri occhi. chi non è soddisfatto della propria via che possa cambiare strada, chi invece pensa di aver capito qualcosa che possa dare qualche dritta agli altri. niente è facile, ma quasi nulla è impossibile.

L'eredità - Tema: 3058

Ignoto figlio, ti lascio questa mia come si faceva ai tempi in cui ancora si scriveva. Da quando il programma "Pianificazione Mondiale" è stato approvato dalle 5 Pangee le progenie sono cambiate da Proprietà a Patrimonio, i genitori naturali non poterono più conoscere ed educare i propri figli in quanto essi erano "Patrimonio delle 5 Pangee". Ho solo 10 righe per lasciarti la mia eredità culturale: impara tutto ciò che puoi ma non credere a nulla che sembri troppo bello, il male vince sempre il bene, i veri sorrisi sono quelli fatti con gli occhi, quando diverrai Beta-uno e potrai accedere alla rete-@ devi assolutamente cercare le parole "arte; libertà; rivoluzione; ateismo; alcool; droga; marte-2112; dottrina; 10righesolo10; sesso; sale; gatto; musica; ballo; pane". Nulla è come appare. Decidi con l'anima e non con il cervello.

Bugie di Natale - Tema: Bugie

Non mi è mai piaciuto ricevere regali. ancora oggi guardo con orrore quelle scatole brillantinanti e luccicose ancor più di quegli occhi pieni di aspettative che te le porgono in mano. Rivivo chiaramente l’angoscia di dover dare “chiara soddisfazione e stupefatta meraviglia” alla persona che ti condanna a quel dono. Quei mostri ti caricano di una responsabilità insostenibile, ingordi di affetto e riconoscenza, pretenziosi di sentirsi una sorta di “benefattori del cazzo”. E’ doloroso controllare la propria espressione facciale, anche perchè si sa che in quel momento ci sarà un maledetto che immortalerà la tua faccia mongolizzata. Parliamo della carta di quelle fottutissime scatole: è sempre di una burinaggine coatta studiata per far risaltare soltanto quell’egoista che ti porge il regalo, sei tu vittima, davanti al carnefice.

La vigilia 24/12/20XX - Tema: Come stai?

Chiudo la porta lasciando fuori il freddo ed i travagli, vengo subito investito dall’atmosfera gioviale, la musica è alta, la luce fioca, le risate moleste. Amici mi accolgono sorridenti e mi ritrovo in mano una coppa di vin brulè, stasera l’unità di misura più usata è la “caraffa”. I soffitti di legno son meravigliosamente bassi, le tappezzerie di velluto porpora appestate di fumo stantìo vecchio di decenni emanano i caratteristici “umori di volgo”. La masnada di gente che mi circonda, dritti come ganci, canta a squarciagola canzoni popolari: tutti partecipiamo traboccanti di gioia senza alcun motivo apparente, viviamo appieno il momento e neanche la figa inquina la nostra serenità. Se dio esistesse risiederebbe nei bar, dove vengono prese le decisioni più importanti della vita. Verso mattina lentamente ce ne torniamo a casa, piegati come origami.

Vibrazioni di Te - Tema: Era solo amore

Non so cosa sia la materia vibrante che mi scorre calda sottopelle… Esce invisibile dal mio ombelico ed arriva non so dove… Penso da te.

Giornata tipo - Tema: Bugie

Iniziamo a mentire di prima mattina, quando scegliamo i vestiti “giusti” per far passare un “certo messaggio” ai clienti, proseguiamo con la farsa appena entrati in ufficio con quei sorrisi mongolizzati dalla pena di essere in un posto che non ci appartiene, ed ancora rispondiamo al telefono con toni entusiastici falsi come una moneta di 3 euro, fingiamo interesse per persone aride e fastidiose quanto un paio di mutande di lana grezza, reagiamo con studiata noncuranza ad umiliazioni quotidiane, ci adattiamo con disarmante velocità a situazioni che farebbero sclerare il Dalai Lama, infine, ingoiamo interi bicchieri di spilli con invidiabile self control, anche con le persone che ci amano ed amiamo.
No, non sono bugie… è soltanto sopravvivenza.

Masturbatevi!

Masturbatevi uomini! Non trattenete lo sperma, altrimenti attraverso il sistema linfatico sale al cervello, e vi vengono idee del cazzo!

Mamma Coraggio - Tema: Bugie

Signor giudice, la mia mamma è tanto impegnata, ha un sacchissimo di amici che vengono a casa apposta per parlare con lei, vogliono tutti raccontarle i loro segreti così si chiudono in camera, qualche volta litigano e urlano, ma alla fine tornano sempre e le regalano i soldini… e poi è anche molto malata, per fortuna che viene ogni giorno il suo ragazzo a portarle le punture per le braccia così può dormire… solo che costano tanto e lei deve parlare con tantissimissimi amici… Io sono stata brava, ho pulito tutta la casa senza fare rumore, e non sono andata a scuola perchè se tornava non c’era nessuno che le apriva, e io non voglio che si arrabbia… ma è andata via solo per una settimana, è successo perchè l’ho fatta arrabbiare io, è tutta colpa mia… e poi forse si era dimenticata di me… Lei è tanto impegnata…

La fatina buona del cazzo - Tema: Il castello

C’era una volta un Cavaliere famoso in tutto il regno per il suo coraggio e la sua lealtà. Anni di guerre e battaglie per difendere il suo popolo dalle oppressioni non facevano che ingigantire il sacro timore che aleggiava attorno al suo nome. Lustri passati a combattere per gli altri l’avevano reso invincibile, ma dentro marciva infettato dalla pestilenza del Morbo del Dovere. La Fatina Buona del Cazzo fù l’unica ad accorgersi della sua sofferenza, lo accompagnò per mano fuori dal castello, lo aiutò a disgregarsi, a distruggersi completamente per ricostruirsi come la sua natura era sempre stata, e da allora nessuno più vide coi propri occhi il glorioso Cavaliere. La leggenda delle sue eroiche gesta preservò la pace per i secoli a venire grazie alle spassose filastrocche del nuovo Giullare di corte, un personaggio tanto folle quanto saggio arrivato fatalmente al castello appena dopo la scomparsa dell’eroe. Fine.

Amor rubato - Tema: Il castello

La famosa Piazza degli Scacchi troneggiava sotto di loro al centro di un panorama sfavillante di luci fredde e lontane. Vivevano raminghi il loro amore sbagliato, un amore tanto folle quanto clandestino. Rubavano serate di poesia alla grigia routine che li aveva ingabbiati ognuno nella rispettiva quotidianità. Non avevano dove andare, la loro camera erano le mura del Castello Superiore, il tetto era una sfavillante coperta di astri tremolanti, il riscaldamento era la loro passione, la televisione era un panorama mozzafiato, le lenzuola erano il cappotto di lui che li avvolgeva durante l’ennesimo amplesso rubato al mondo, uno dietro l’altra, l’uno dentro l’altra senza nemmeno togliersi i vestiti, con i rossori dell’orgasmo nascosti dai baveri, in piedi, abbracciati stretti in un calore che sapeva di casa. La loro casa.

Senza paura - Tema: Paure

Dodici righe sulle paure? Mi vien da ridere, le conosco tutte le paure: della morte, della malattia, del vuoto… Sono una cazzo di cintura nera di paure, ma anche se sono dopato di cannabinoidi e Santana posso dire che me le sono inculate tutte quelle puttane, tutte tranne una: la paura del dolore che causo agli altri.
Quella no, ci sto lavorando meschinamente sulle spalle di chi non lo merita ma… ancora non ce l’ho fatta. Fanculo.
Paura di non aver detto abbastanza, paura di non essermi fermato in tempo, paura di aver illuso, paura del suo insensato senso di colpa, paura di aver sminchiato il mio futuro, paura di aver sbagliato il rigore della vita.
Ve l’ho detto, io sono cintura nera di paure, ma loro sono terzo dan.
Tanto domani cancello, non ho paura di pubblicarlo.

Il viaggio - Tema: Il viaggio

I preparativi sono la cosa peggiore, una vera rottura. Io sono uno di quelli che tiene tutto l'occorrente per il viaggio sempre a portata di mano, in fondo non si sa mai quando capita, puoi sempre rimediare qualcosa da un tizio, oppure avere il "colpo di culo" quando meno te lo aspetti. La partenza è fantastica: la musica assume toni mai sentiti prima, le orecchie pizzicano, il ritmo del respiro rallenta, la leggerezza pervade tutto il tuo corpo caldo, ti senti bene. Quando inizia il viaggio vero e proprio smetti di sentirti bene e passi a non sentire niente, niente problemi, niente ansie, niente dolore, niente debiti... Apri mezzo occhio e vedi che sei sul marciapiede... Ma non senti niente.

Parole pericolose

care signore e cari signori, nel comune parlare si usano troppo ed in maniera errata alcune parole. queste parole orribili possono essere divise in tre categorie: le parole da usare con parsimonia (tutti, mai, nessuno, sempre, obbligo, divieto), poi ci sono le parole che fanno male (odio, giuro, frocio, maligno, cancro, sacro), infine la terza categoria è composta soltanto da una parola: "Chapeau". è una parola che mi fa incazzare, non la sopporto, mi dà fastidio e ogni volta devo andare su quella fottuta di wikipedia per ricordarmi che cazzo vuol dire.
Odio la parola "Chapeau"!!! non usatela perdìo! non serve! odio anche la parola "odio", ma per "chapeau" la devo usare.
basta un semplicissimo, italianissimo e autarchicissimo "bravo", o "complimenti", va bene anche un volgarissimo "me cojoni" o "dìo can!" (ma per quest'ultima ricordatevi l'accento sulla "ì" di "dìo" che enfatizza lo stupore e l'ammirazione).