venerdì 11 gennaio 2013

Storielle di uno sbronzo sul tema: L'attesa


Eh... Sul tema "L'attesa" non mi possono bastare 10 righe. Mi vengono in mente un macello di storielle sul tema "L'attesa", ad esempio quando ero giocatore professionista di hockey pista (si, ero un atleta, e pure cazzuto) aspettavo per un'intera partita il "momento dell'atleta". Chi ha fatto sport ad un certo livello sa di che cosa sto parlando, è quel momento in cui tutto il tuo fottuto corpo si muove autonomamente dal cervello, in quei momenti il tuo cazzo di cervello si spegne e la "pancia" inizia a comandare il corpo come cazzo gli pare. Un flash ti attraversa gli occhi e tu riesci a vedere che cosa succederà nei prossimi secondi: il movimento dell'avversario, la mossa del tuo amico-di-vita-compagno-di-squadra, la vibrazione giusta che deve dare la stecca in quel tipo di passaggio,  tu che ti liberi e vai a ricevere il suo passaggio dopo il famoso schema "a triangolo", il portiere che sbaglia ad uscire e tu che la piazzi sotto il 7 con un tiro "di prima". Che cazzo di momenti! Non ho mai bevuto o fumato niente che mi abbia dato un piacere neanche paragonabile a quello!! Cazzo.
Poi un'altra storiella sull'attesa, quella di quell'anno in cui ero ai massimi livelli della mia prestanza fisica: 185cm per 85kg, praticavo la thai box da almeno 3 anni ed avevo iniziato a fare qualche incontro amatoriale. Quella fottuta sera, era mercoledì ne son sicuro, ero andato a Padova per fare un paio di round con un tizio che era campione del triveneto, un figlio di puttana da 195cm almeno, gambe dure come due stramaledettissime travi, un allungo che ti entrava quando non lo avresti mai pensato possibile... Puzzava come una puttana cinese quello stronzo pieno di olii alla canfora com'era. Dicevo. Dovevo tenere la guardia alta per paura di farmi rompere di nuovo il naso (dovevo andare da un cliente il giorno dopo), e quella merda continuava coi suoi merdosissimi jab sinistri, finchè ad un certo punto il rott'inculo mi attacca col classico "jab sx-gancio dx-montante sx-eee.... cos'era l'altra?" BAM! Era la "ginocchiata destra" porco dioo!!! Il fottuto malnato mi entrò col ginocchio destro nel fegato! Bianco. Silenzio. Soltanto tu piegato al tappeto col bolo di saliva imprigionato in gola: quel bastardo non vuole nè salire, nè scendere e tu non riesci a respirare. Il bisogno di ossigeno è assoluto, secondo solo al dolore che dal fegato ti sale al cervello e ti scende nella gamba. Quella si che è una cazzo di attesa! Attendi di vedere se resterai in vita senza coprirti di ridicolo di fronte alla gente.
Per ultima mi viene in mente un'impressione che mi fa sempre vedere certa gente che ragiona col buco del culo. Quegli stronzi passano la loro infanzia aspettando di diventare grandi per andare in bici, arrivato quel momento vivono attendendo l'età per il motorino, poi attendendo la macchina, la laurea, il lavoro, la ragazza, la vendetta, il matrimonio, la casa, la pensione  e così via. Quei coglionazzi son capaci di attendere tutta la giornata che arrivi sera, la sera che arrivi la notte, trascinano le loro merdosissime esistenze perennemente nella terra di "attendite", sprecano le loro vite ad aspettare un "qualcosa" non rendendosi conto che quel "qualcosa" non potrà mai (e dico MAI) essere come se l'aspettavano. Mi fanno pensare a degli uccellini lagnosi che attendono la madre sempre con quei fottuti becchi spalancati in attesa di venire imboccati. Li conosco bene quelle teste di cazzo, perchè anch'io ero uno di loro.
Fortuna che nella mia vita ho incontrato delle persone che io definisco "irie-man" (andatevi a vedere su google che vuol dire "irie") che mi hanno insegnato una cosa semplice ma oscurata dalle utopie dei nostri tempi. Uno in particolare una volta mi ha detto "Ivo, il passato è passato e non puoi più farci un cazzo, il futuro non puoi prevederlo e alla fine fa sempre come cazzo gli pare a lui, l'unica vera ricchezza è il presente. vivitelo meglio che puoi in ogni istante della giornata possibile, non rimandare mai una bevuta, una festa o una scopata per nessuna ragione al mondo, vivi, respira, fai un buco a terra e scopati il mondo".
L'ho capito tardi ma ancora in tempo. Non ho avuto una vita facile, ho sofferto e tribolato, ero distrutto ma mi son ricostruito da solo, i momenti grigi ci sono ancora ma nella mia vita dominano i colori 300 giorni l'anno almeno.
Ora se non vi dispiace vado a far l'amore con la persona più importante della mia vita, me stesso, doccia e poi vado a ballare.
Stay irie, stay madly.

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